Direttamente dagli Stati Uniti il nipote del tenente pilota Alberto Testa, l’ultrasettantenne Alex Tiseo, ha voluto visitare il luogo dell’incidente aereo nei pressi del 61° Stormo di Galatina (LE).
A oltre 72 anni dall’incidente aereo che gli costò la vita, l’aeroporto militare di Galatina e l’AAA Sezione di Galatina rendono omaggio ad un pilota originario del Frusinate, scomparso prematuramente a causa di un incidente aereo. Presente per l’occasione anche il nipote dell’aviatore scomparso, appositamente giunto dalla Florida.
Si è svolta nella mattinata di lunedì 22 agosto una sobria cerimonia, messa in piedi dall’Associazione Arma Aeronautica Aviatori d’Italia di Galatina in collaborazione con il 61° Stormo dell’Aeronautica Militare, per celebrare la figura del tenente Alberto Testa che, l’8 febbraio del 1950, nel corso di una missione addestrativa, perse la vita precipitando con un velivolo MC-205.
L’evento è stato organizzato a seguito della decisione di restaurare una stele commemorativa dedicata al giovane pilota scomparso , collocata sul luogo dell’incidente, poco all’esterno dalla recinzione perimetrale della base aerea di Galatina, in direzione della SS101.
Oltre al comandante del 61° Stormo, colonnello Filippo Nannelli, al presidente della Sezione AAA di Galatina, il Luogotenente Saverio Mengoli, e al presidente della Sezione di Galatina-Lecce-Brindisi, colonnello in congedo Luigi Romano e a una delegazione dell’Associazione Decorati M.O. Mauriziani Lgt Maurizio Fattizzo erano presenti il dott. Benedetto Murro, sindaco di Pignataro Interamna (FR), paese di origine dell’aviatore, e il dott. Fabio Vergine, “primo cittadino” di Galatina.
Particolarmente emozionante è stata inoltre la partecipazione del nipote Alex Tiseo, del tenente Testa, giunto dagli Stati Uniti, nonostante gli oltre 80 anni di età, per onorare la memoria dello zio.
“Qui si troncò la balda giovinezza del Ten. Pilota Alberto Testa”, recita l’iscrizione posta sul cippo, portato a nuovo dai soci dell’AAA di Galatina con il nobile intento di preservare la storia, lo spirito e le tradizioni dell’Arma Azzurra e consolidare il legame con la comunità e il territorio. È questo uno dei compiti principali delle Associazioni combattentistiche e d’Arma che, da sempre, si impegnano, con passione e forza, per custodire e diffondere il ricordo di gesta e valori che onorano la Patria e a cui le Forze Armate guardano con orgogliosa ammirazione. Particolare connotazione assume tale funzione per tutti gli uomini e le donne in azzurro, soprattutto in prospettiva dei “100 anni” che l’Aeronautica Militare festeggerà nel 2023.
Dopo la lettura della “preghiera dell’aviatore”, recitata da un giovane “allievo pilota” in memoria del Caduto, è stata deposta ai piedi della stele, sulle note del “Silenzio”, una corona d’alloro, in un intenso momento di raccoglimento che ha coinvolto tutti i presenti.
Storia del tenente Alberto Testa
Il tenente Alberto Testa nasce a Pignataro Interamna il 29 agosto del 1923. Dopo il conseguimento della maturità classica, entra all’Accademia della Regia Aeronautica di Caserta dove frequenta il corso «Aquila 2». Alla cerimonia del giuramento e del battesimo del corso, il 19 maggio 1943, partecipa in prima persona sua altezza reale Umberto di Savoia, principe di Piemonte.
Con il precipitare degli eventi bellici, gli allievi dell’accademia si disperdono: chi torna a casa e chi corre a rinforzare le fila della resistenza ai tedeschi.
Nel 1945, a guerra cessata, l’Accademia viene trasferita a Nisida dove riprende gli studi anche Alberto Testa. Il brevetto di navigazione aerea lo consegue a Frosinone dove si esercita su un aereo SM 84. Da qui è trasferito al 3° Stormo di Centocelle e poi a Gioia del Colle dove acquisisce il brevetto di aeroplano su aereo CA 164.
Alberto Testa viene quindi trasferito a Galatina per frequentare i corsi di addestramento per piloti da caccia.
L’8 febbraio 1950 viene convocato dal comandante di squadriglia per un volo di addestramento acrobatico su velivolo Macchi MC 205. L’occasione è importante viste le difficoltà operative della base di Galatina in quel tempo. I velivoli non erano sempre disponibili e questo rendeva difficoltose le possibilità per i piloti di effettuare le ore minime annuali utili a confermare i brevetti di volo. Così in quello stesso giorno, l’8 febbraio, alle ore 10, Alberto Testa decolla con il suo aereo MC 205 matricola 92289 per una esercitazione acrobatica. Appena 23 minuti dopo il dramma con l’incidente mortale.
Lettera di ringraziamento del nipote.
Caro Colonnello Filippo Nannelli, Saverio Mengoli, Marco Boveri, Elio Volpari, Sindaco di Galatina e Franco Di Giorgio,
Le parole non possono esprimere la mia gratitudine e apprezzamento a ciascuno di voi per la bellissima cerimonia di inaugurazione che avete reso possibile a Galatina, in memoria del mio defunto zio tenente pilota Alberto Testa. È stato umiliante vedere tutti gli sforzi che ognuno di voi ha fatto per rendere questa cerimonia indimenticabile per me e mia moglie.
Hai permesso al monumento di ricevere la sua dimora permanente, che allo stesso tempo assicura che la mia promessa a mia nonna, di non dimenticare mai l’eredità dei miei zii e di custodire sempre la sua tomba e il Monumento a Lecce finché vivrò, rimanga viva . Dato che ora sono cresciuto anch’io, so che il monumento e la memoria di mio zio rimarranno vivi attraverso di te. Per questo ti ringrazio.
Voglio anche ringraziare il Comune di Pignataro e la Comunità di Galatina e i loro Sindaci, per la loro partecipazione e coordinamento a questa speciale ricorrenza in onore di mio zio. E non voglio dimenticare di citare Franco di Giorgio, che è stato il mio collegamento a Pignataro che mi ha fornito le informazioni necessarie per prendere accordi per partecipare personalmente alla bellissima cerimonia. Tutti voi avete preso tempo dalla vostra vita frenetica per partecipare a questa cerimonia, rendendola molto più speciale per me. Questa cerimonia richiama anche alla mente la cerimonia speciale che Pignataro Interamne ha tenuto nel 2013, quando hanno dedicato una strada al nome di mio zio, per il quale voglio ringraziare il Comune di Pignataro, nonché il colonnello Orfeo Rossi, che sono stati entrambi grandi forza nel coordinare l’intera cerimonia.
E se non bastasse la cerimonia di Galatina, vi siete coordinati anche con l’Aeronautica Militare di Frosinone affinché potessimo visitare il Museo che custodisce i resti della divisa di mio zio, il diario di volo e il certificato di riconoscimento. Vogliamo ringraziare il Colonnello Rossi che ha creato il Museo di Frosinone e che abbiamo avuto la fortuna di rivedere mentre visitavamo il Museo il 23 agosto 2022. Non abbiamo potuto vedere il museo nel 2013 e non pensavamo che avremmo mai avuto un possibilità perché avevamo perso le informazioni di contatto del colonnello Rossi. Ma tutto è cambiato dopo la cerimonia del 22 agosto 2022 a Galatina. Il colonnello Rossi ha fatto un ottimo lavoro con la Mostra e mi è stato detto che avrebbe aggiunto la ciocca di capelli di mio zio che gli avevo fornito, molto presto.
So che ci sono state molte più persone coinvolte nel rendere questa cerimonia così memorabile che non ho potuto menzionare qui, quindi per favore estende loro il mio più sentito ringraziamento. Lo apprezzerei molto.
Quando sono tornato a casa in Florida, ho condiviso tutte le foto e i dettagli della cerimonia e ciò che tutti hanno fatto per onorare la memoria di mio zio con la mia famiglia. Erano molto commossi. Anche loro sono interessati a vedere il Monumento e il Museo in un futuro molto prossimo e magari incontrare le persone che hanno reso questo evento così speciale.
È molto toccante vedere che l’Aeronautica Militare Italiana ricorda ancora i soldati che hanno camminato prima di loro e hanno dato la vita per il loro Paese dopo tanti anni. Nel caso di mio zio, sono passati 72 anni. Dovrebbe mostrare ai membri più giovani dell’esercito che i militari sono anche la loro famiglia.
Distinti saluti,
Alessandro Tiseo e famiglia.
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